Asseverazione o “traduzione giurata”
Cos’è e quando serve
La traduzione asseverata, generalmente chiamata anche traduzione giurata, è un atto pubblico con il quale si certifica, tramite giuramento di fronte a un pubblico ufficiale, la corrispondenza di contenuti tra un documento originale e la sua traduzione.
La traduzione giurata permette di presentare documenti o atti ufficiali tradotti che abbiano lo stesso valore legale dell’originale.
La traduzione giurata si rende necessaria quando occorre presentare a un ente, un organismo o una istituzione nazionale o internazionale documenti o atti ufficiali tradotti che abbiano lo stesso valore legale dell’originale. È necessario quindi che intervenga il Tribunale, il Giudice di Pace o il Notaio per ufficializzare la corrispondenza tra il testo originale e la traduzione e per conferire valenza legale al documento tradotto.
Nel caso in cui occorra utilizzare il documento all’estero, si rende necessario un ulteriore passaggio, ovvero la legalizzazione, che consiste nell’autenticare la firma apposta dal Cancelliere del Tribunale che si è occupato dell’asseverazione della traduzione.
Come si svolge
Per asseverare una traduzione occorre presentare:
- il documento nella lingua originale
- la traduzione corrispondente nella lingua richiesta e infine
- il verbale di giuramento, debitamente compilato dal traduttore che ha eseguito la traduzione, in cui giura di “aver bene e fedelmente adempiuto all’incarico affidatogli, al solo scopo di far conoscere la verità”, assumendosene peraltro la responsabilità civile e penale.
Il Cancelliere del Tribunale (oppure il Giudice di pace o il Notaio) appone la sua firma conferendo ufficialità e legalità al documento.
Il tutto deve essere corredato dalle necessarie marche da bollo; i documenti vengono quindi spillati tra loro e firmati del traduttore su ciascuna congiunzione di pagina, formando così un unico documento finale. A questo punto, il Cancelliere del Tribunale (oppure il Giudice di pace o il Notaio), dopo gli opportuni controlli e verifiche, appone la sua firma conferendo ufficialità e legalità al documento.
La procedura di asseverazione permette di conservare il valore legale posseduto dai documenti originali anche nella rispettiva traduzione e si applica ai più svariati documenti: atti notarili, citazioni, testamenti, certificati anagrafici; certificati di matrimonio, di separazione o di divorzio; permessi di soggiorno; patenti, titoli di studio, atti societari, contratti; bilanci e numerosi altri certificati e documenti, sia di privati cittadini che di aziende.
L’asseverazione di una traduzione tra due lingue straniere non è consentita in Italia, pertanto, nel caso in cui si voglia giurare per esempio una traduzione dall’inglese in tedesco, sarà necessario tradurre prima il documento dall’inglese in italiano e poi svolgere una seconda traduzione dall’italiano in tedesco, con due distinti giuramenti.
Chi può farla
Generalmente si ritiene che le traduzioni asseverate possano essere svolte solo dal cosiddetto traduttore giurato, figura sulla quale, tuttavia, si fa spesso confusione.
In Italia, diversamente da altri paesi esteri, non esiste un Albo professionale dei traduttori. Occorre precisare infatti che in Italia, diversamente da altri paesi esteri, non esiste un Albo professionale dei traduttori; esiste invece l’elenco dei Consulenti Tecnici d’Ufficio (CTU) presso il Tribunale di competenza, e normalmente si pensa che solo i traduttori iscritti a questo albo siano abilitati a eseguire le traduzioni asseverate.
Tuttavia, la pratica può essere svolta indistintamente da:
- un traduttore professionista (che può essere la persona stessa che ha tradotto il documento);
- una figura professionale (traduttore, interprete, perito o altro) iscritta all’albo dei Consulenti Tecnici presso il Tribunale di competenza;
- una figura professionale (traduttore, interprete, perito o altro) iscritta all’Associazione Periti ed Esperti della Camera di Commercio dell’Industria e dell’Artigianato competente.
In realtà quindi, l’iscrizione al CTU consente ai traduttori di essere accreditati per ottenere incarichi diretti da parte del Tribunale stesso, ma non è necessario né tantomeno obbligatorio per poter eseguire l’asseverazione. Le traduzioni giurate infatti hanno pieno valore legale a prescindere dal fatto che il traduttore che le ha svolte sia o meno iscritto presso gli albi dei tribunali, poiché è il giuramento ufficiale firmato dal Cancelliere (o dal Giudice di Pace o dal Notaio) che conferisce legalità all’atto. Il valore legale di una traduzione asseverata, difatti, è riconosciuto indipendentemente da quale sia il Tribunale italiano che ha ufficializzato la traduzione.